Arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae. Portamento prostrato, cespuglioso. Raggiunge i 40 cm di altezza. Foglie aghiformi strette e corte, rigide di color verde vivo ma anche giallo-bronzeo. Fiori riuniti in grappoli apicali di color rosa più o meno no sfumato. Adatto a roccioso, aiuole e contenitore. Predilige terreno acido, sabbioso e fertile.
Erica Carnea Rosalie V13
Caratteristiche
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Informazioni
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I nostri consigli
Per quanto riguarda la concimazione, l'Erica necessita di poco; predilige la cornunghia, un tempo usata per le sue proprietà minerali, ma anche l'estratto di alga, oggi molto diffuso, che va incorporato soprattutto al momento della messa a dimora.
L'erica preferisce una posizione soleggiata e non necessariamente riparata, resiste senza problemi anche a inverni rigidi. All'inizio della primavera, con i primi tepori, procedere con la concimazione e con una lieve potatura, eliminando i fiori e i rametti secchi, in modo da lasciare spazio ai nuovi getti.
Storie di Piante

Nostalgia del Natale
L’Erica Carnea Rosalie è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Eriacee, è in grado di donare delle splendide fioriture anche durante il periodo invernale e quindi ci accompagna nelle festività natalizie. Non teme il freddo o la neve, grazie alla sua capacità di resistere a temperature che scendono ampiamente sotto gli zero gradi.
L’Erica Carnea Rosalie è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Eriacee, è in grado di donare delle splendide fioriture anche durante il periodo invernale e quindi ci accompagna nelle festività natalizie. Non teme il freddo o la neve, grazie alla sua capacità di resistere a temperature che scendono ampiamente sotto gli zero gradi.
Un’alone di magia aleggia attorno a questa specie, si narra che venisse impiegata nei vari decotti confezionati dai saggi che ne conoscevano le proprietà lenitive e utilizzata per dare sollievo a persone che durante i rigidi inverni soffrivano maggiormente di dolori reumatici.
Inoltre era usanza adoperarla per infoltire i tetti delle abitazioni più povere prima delle festività natalizie in quanto probabilmente si sarebbero trovate a fronteggiare condizioni impervie come la neve.
Anche il nome di questa pianta che deriva dal greco eréiko “frangere” risulta essere opportuno, in quanto nell’antichità l’Erica Carnea veniva impiegata nella realizzazione di scope, che si tramanda fossero usate durante i primi giorni dell’anno per pulire in modo certosino le stanze delle case. Essendo considerata una pianta purificatrice si pensava infatti che gli ambienti puliti con scope fatte di Erica venissero purificati dalle energie negative e allontanassero presenze maligne.
Una pianta, l’Erica Carnea Rosalie, che nella tradizione romantica parla di: magia, neve e casa e che ci riporta, con un po’ di malinconia, il pensiero al Natale appena trascorso. La stessa malinconia che in tempi remoti, i poeti tormentati cercavano di scacciare, recandosi nella brughiera dove cresceva rigogliosa la pianta, per ritrovare speranza e con l’auspicio di far avverare i propri sogni.